Lavorare a Ibiza in estate

Il periodo estivo rappresenta il momento dell’anno in cui l’isola di Ibiza si sveglia dal suo torpore per regalare ai suoi visitatori, giornate all’insegna del mare e della disco. Quest’isola delle Baleari nei periodi vicini all’estate schizza in testa alle classifiche delle località più desiderate in assoluto ed è raggiungibile dall’Italia grazie ai voli di Easyjet, Ryanair, Iberia, Alitalia e Vueling.

Nel caso si decida di puntare a lavoro di camerieri in bar e ristoranti, il consiglio migliore è di andare di presenza e lasciare il proprio CV in tutte le strutture, ricordandosi che la competizione è alta e che bisogna riuscire ad impressionare chi magari ci sta facendo il colloquio ed evitare che la propria candidatura finisca sommersa dalle altre.

I numerosi hotel di Ibiza sono costantemente alla ricerca di nuovo personale a tempo determinato e per candidarsi è possibile farlo anche dall’Italia, soprattutto se si dispone di un curriculum specializzato nel settore e si parlano fluidamente spagnolo ed inglese. Per sicurezza comunque è sempre meglio essere già presenti ad Ibiza, magari sin dal periodo primaverile. In questi casi il lavoro si svolge nell’arco di 6 giorni alla settimana e si può usufruire di alloggi condivisi con altro personale, così da avere magari il tempo e le risorse per poter apprezzare la vita notturna locale.

Discreta anche la richiesta di chef qualificati, se si ha un curriculum specializzato, sono diverse le offerte anche per quanto concerne il lavoro di animatori presso resort e villaggi turistici.

Altre figure piuttosto ricercate sono quelli di promoter per discoteche e party, dove ci ritrova a lavorare durante il giorno in spiaggia e durante la sera nei locali per trovare nuovi clienti. Qui le condizioni economiche spesso sono solo a provvigione, ma se si ha esperienza nel settore si possono riuscire a fare ottimi guadagni.

Sono presenti diverse offerte anche per quanto riguarda modelle, hostess, indossatrici e personale per centri massaggi, ma consigliamo sempre d’informarsi bene e di fare magari qualche ricerca su internet per quanto riguarda i contatti, così da verificare che non si tratti di lavori poco puliti o finalizzati alla prostituzione.

Finanziare un’azienda con il crowdfounding

CERCHI FONDI PER LA TUA IMPRESA? NON SOTTOVALUTARE IL CROWDFUNDING

Ma di cosa stiamo esattamente parlando? Letteralmente crowdfunding significa finanziamento dalla folla. Si tratta quindi di un sistema di finanziamento collettivo, una raccolta fondi che avviene online e che sfrutta la viralità del web.In Spagna si tratta di una formula di finanziamento d’impresa quasi sconosciuta, eppure da non sottovalutare per chi decide di intraprendere una nuova attività nella penisola iberica.

Le formule di finanziamento tradizionali (leggi banche) ben difficilmente oggi sono disposte a rischiare sulle idee dei giovani o dei meno giovani che vogliano mettersi in proprio. Ecco allora che si sta affermando un nuovo modello, il crowdfunding appunto, che però deve essere compreso in pieno per potere funzionare. Crowfunding fa anche rima con microfinanza, ovvero, piccole somme, se aggregate, fanno la differenza. Un po’ come i social media, da cui il crowfunding trae ispirazione, che provocano effetti enormi solo se molti utenti si uniscono ed entrano in una fitta rete di relazioni. Ma quali sono i criteri di valutazione? Come rendere attrattivo il nostro progetto? Dove e come trovare la folla in rete? Quali sono i rischi e i vantaggi di questa formula di finanziamento?

A queste ed altre domande tenterà di dare risposta il corso gratuito che il “Instituto Municipal para la Formación y el Empleo” di Malaga organizza mercoledì 17 aprile a partire dalle ore 16.00 grazie al contributo del “Programa Iniciativa Urbana Arrabales y Carreteria” e alla cofinanziazione della Comunità Europea. I posti sono limitati, per cui è necessario, in caso di interesse, iscriversi fin d’ora chiamando il 0034 951 927083.

Errori da non commettere quando si cerca lavoro a Barcellona

Barcellona è una delle città dove un sacco d’italiani sogna di vivere, visti i tanti divertimenti, i servizi efficienti, il clima ed il mare. Venirci in vacanza è semplice e basta fare una ricerca tra i voli della Ryanair o quelli della Vueling, per trovare soluzioni per tutte le tasche. Quando si comincia a cercare lavoro a Barcellona, è importante tenere a mente una serie di cose su cui il sottoscritto ha imparato sulla proprie pelle.

Preparatevi prima di partire

Va bene l’ottimismo, ma non presentatevi a Barcellona con il CV ancora da tradurre e con una conoscenza di spagnolo ed inglese bassissima o nulla. Impiegate quanto più tempo possibile a migliorare a studiare la grammatica, a leggere ed a vedere film sottotitolati. Certamente è possibile apprendere la lingua semplicemente vivendo, ma si tratta di un processo lunghissimo e che spesso causa la cementificazione di errori, trovandosi a parlare: itagnolo, spanglish e così via. Visto che ci siete fatevi anche un bel calendario di cose da fare e luoghi dove recarvi per lasciare il CV.

Occhio alle fregature

Con l’aumento della disoccupazione, aumentano anche le truffe. Evitate di perdere tempo in annunci dove si cerca personale giovane per lavoro commerciale, con promesse d’assunzione facili. Spesso ci si ritrova a fare test facilissimi, a non firmare contratti o a firmarne di scritti a mano (che non hanno alcun valore). I lavori quasi sempre sono sempre senza commissioni e prevedono la vendita porta a porta o per le strade.

Non lasciare nulla al caso

In una situazione in cui il lavoro abbonda, le aziende possono chiudere un occhio sulla ricerca di personale, ma quando la disoccupazione raggiunge i livelli spagnoli (attualmente al 26%) allora non si deve lasciare nulla al caso. Anche per lavori dove non è richiesto uno specifico titolo di studio, ci si ritrova spesso a competere con laureati che magari conoscono alla perfezioni due o più lingue. Chiaro che potendo scegliere, le aziende opteranno per i candidati migliori e dunque ricordarsi di dare sempre il meglio di se in qualunque fase del processo di selezione, a partire dalla lettera di presentazione (da adattare all’azienda ed al ruolo per cui ci si sta candidando), fino ad arrivare al colloqui vero e proprio. Qui è consigliabile presentarsi al meglio in termini d’abbigliamento per la maggior parte dei lavori, così da predisporre al meglio chi sta per conoscerci al colloquio.

Attenti al settore turistico

Barcellona è una città estremamente turistica e per trovare lavoro in questo campo è sempre meglio stamparsi alcune centinaia di CV e distribuirli a tappeto nelle principali strade e vicoli della città presso bar, hotel, ristoranti ed ostelli. Il periodo invernale è quello dove si lavora di meno e dove dunque la concorrenza è più serrata. Se si è donne e di bell’aspetto, le probabilità d’essere presi aumentano esponenzialmente anche senza conoscere spagnolo ed inglese. Una volta dentro però sappiate che saranno gioie e dolori, visto che se da un lato avrete uno stipendio, dall’altro sarete non di rado ricattati sugli orari, trovandovi a dover lavorare gratis qualche ora a settimana o comunque al di fuori di quelli previsti dal contratto.

Il settore chimico in Spagna: le aziende principali

Il settore chimico spagnolo, con oltre 3600 aziende dedicate a questa attività, rappresenta circa il 10% del totale della concentrazione industriale spagnola, consolidandosi in questo modo come il quarto maggior settore industriale, dopo quelli dell’alimentazione, delle bibite e del tabacco (19% in totale), della metallurgia e dei prodotti metallici (17%) e del materiale di trasporto (15%).

Il settore chimico spagnolo occupa la settima posizione in produttività scientifica a livello mondiale, tuttavia come altri settori soffre ora della crisi che affligge l’economia del paese, con conseguenze negative sull’investigazione chimica.

Tra le principali aziende del settore chimico spagnolo ci sono:

3M España, che si occupa della fabbricazione e commercializzazione di prodotti d’ufficio, pulizia, adesivi, chimici, ecc.

Air Liquide España: società creata nel 1909, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di gas industriali e medicinali.

Arkema Quimica: azienda che raggruppa tre settori di attività; prodotti vinilici, chimica industriale e prodotti tecnici.

Basf España: BASF è l’azienda chimica leader onciale. Offre soluzioni intelligenti e prodotti sofisticati (chimici, plastici, per l’agricoltura, ecc.).

Bayer: azienda multinazionale con competenze chiave negli ambiti della salute, nutrizione e materiali ad alte prestazioni.

Carburos Metálicos: è la compagnia leader in Spagna nel settore dei gas industriali e medicinali, appartiene al gruppo Air Products.

Cognis Iberia: azienda affiliata in Spagna al gruppo Cognis. I suoi clienti principali si trovano nel mercato dei prodotti cosmetici, nel settore dei detergenti e nell’industria della nutrizione e della salute.

Dow Chemical Ibérica: compagnia che unisce chimica e innovazione ai principi di sviluppo e sostenibilità. Offre un’ampia gamma di prodotti, dall’acqua potabile, agli alimenti, medicinali, fino persino a vernici, materiale d’imballaggio e prodotti per l’igiene personale.

Ecros: gruppo industriale dedicato alla fabbricazione e al commercio di prodotti basici per l’industria chimica e farmaceutica.

Fertiberia: offre la gamma più completa di fertilizzanti e nutrienti specifici per l’agricoltura.

Cepsa Química: produce e commercializza oltre tre milioni di tonnellate di prodotti petrolchimici all’anno.

Maxam: leader nello sviluppo, nella fabbricazione e nella commercializzazione di esplosivi per miniere e opere pubbliche, proiettili e polveri da caccia, prodotti per l’industria della difesa.

Repsol: salute, igiene, alimentazione, sicurezza, trasporti, informatica… sono solo alcune delle aree nella quale Repsol si distingue.

Rhodia Iberia: leader mondiale nella produzione di specialità chimiche nei mercati diversificati, come quello dell’elettronica, della cura della persona, ecc.

Solvay Ibérica: gruppo chimico che offre un’ampia gamma di prodotti e soluzioni per il miglioramento delle qualità di vita.

Che cosa puoi offrire rispetto ad un altro candidato?

Per rispondere a questa domanda hai il diritto, e forse anche l’obbligo, di essere un po’ “spaccone” ed egoista. Questo è il momento in cui puoi descrivere nel dettaglio il uo curriculum e spiegare i risultati che hai ottenuto nel corso della tua carriera. Potrai e dovrai evidenziare le tue abilità e interessi e spiegare come queste skills ti hanno aiutato a raggiungere tali obiettivi, facendo così capire como la tua eventuale assunzione potrebbe aiutare la compagnia a raggiungere nuovi traguardi.

Inoltre è utile in questa fase del colloquio rislatare la tua capacità di stabilire priorità e importanza ai vari progetti, identificare problemi e utilizzare l’esperienza maturata per risolvere problemi. Si tratta in definitiva di una fase nella quale da un lato dovrai autopromuoverti (senza però scadere nella menzogna o complicarsi la vita con mezze verità) e dall’altro far percepire al tuo interlocutore come queste qualità sviluppate nel corso del tem,po possano applicarsi nel lavoro al quale ti stai candidando, facendo capire che saresti un valore aggiunto per l’azienda.

Leggi le altre domande tipiche che potrebbe rivolgerti in un colloquio.