Sono stato licenziato: cosa devo fare

È arrivato il giorno tanto temuto, ti hanno licenziato. Magari senza preavviso. È possibile che te lo aspettassi o meno, che sia stato un licenziamento collettivo o che soltanto tu abbia perso il posto di lavoro… poco cambia, il colpo che hai ricevuto è sempre lo stesso e di solito è un duro colpo. Ti continuano a venire in mente due domande: e adesso, come mi mantengo? E anche: come mi rimetto in gioco nel mercato di oggi? Sono domande plausibili ovviamente ed è assolutamente normale che ti creino qualche inquietudine, però prima di pensare a cosa farai nel prossimo futuro è importante non dimenticarsi di quel che succede adesso, ora che hai perso il lavoro. Quali sono i primi passi da compiere?

In Spagna ci sono tre cose importanti da tenere in mente quando si viene licenziati, soprattutto nel caso di un licenziamento in tronco (o despido improcedente, come si dice in spagnolo), senza preavviso o giusta causa che sia.

1. La prima cosa da ricordare e richiedere è la lettera di licenziamento (carta de despido in spagnolo). Questa è la lettera nella quale l’azienda indica dettagliatamente le cause che hanno portato alla decisione del licenziamento, che possono essere cause obiettive, disciplinari o collettive. È un obbligo da parte dell’azienda avvisarti con 15 giorni di preavviso, nonostante questo ci sono aziende che preferiscono pagare questi 15 giorni e fare in modo che tu lasci il lavoro il giorno stesso nel quale ti è stato comunicato di aver perso il posto di lavoro.

Un altro degli obblighi che corrispondono all’azienda che decide di interrompere la relazione lavorativa è quello di comunicarlo per iscritto, tramite appunto la lettera di licenziamento. La cosa più importante di questo documento è la data, che deve corrispondere con il giorno nel quale ti viene consegnata. Questo elemento è molto importante, poiché tutte le procedure burocratiche (per esempio per richiedere il sussidio di disoccupazione, o paro in spagnolo) avranno questa data come riferimento.

Un consiglio: prima di firmare la lettera di licenziamento, barra la casella “no conforme“. Questa precauzione ti da la possibilità di difenderti da un punto di vista legale e, se pensi di farlo, ti presentare un reclamo formale all’azienda. Questa è l’opzione più raccomandabile, molto più utile da un punto di vista legale che rifiutarsi di ricevere la lettera di licenziamento.

2. La seconda cose importante da tenere in mente è la liquidazione (o finiquito in spagnolo) che l’azienda deve corrisponderti. Se ti sono rimasti giorni di vacanze che hai maturato ma non hai usato o qualche pagamento rimasto pendente (compresi i bonus che ti corrispondono), questi concetti dovranno essere riflessi nella liquidazione, secondo il calcolo proporzionale dei giorni fino al giorno del licenziamento.

Inoltre nella liquidazione comparirà la parte proporzionale dei giorni del mese nel quale hai lavorato, le ore extra (se ne hai fatte) e, come detto in precedenza, i giorni di preavviso nel caso in cui decidessero pagarteli per licenziarti prima dei canonici 15 giorni. Questa liquidazione è obbligatoria, indipendentemente dal tipo di licenziamento. Come già detto in precedenza, il mio consiglio è quello di indicare la casella “no conforme” e aggiungere anche, nel caso non ti pagassero al momento (spesso la lettera di licenziamento è accompagnata da un assegno) “cantidades no recibidas” (importo non ricevuto, in italiano). Lo scenario più probabile è quello in cui ti pagheranno tutto e subito, tuttavia nel caso in cui le cose non dovessero andare così, ricorda che hai fino a un anno di tempo per reclamare l’importo che avresti dovuto ricevere.

3. L’ultima, non meno importante, delle cose da tener in mente è l’indennizzo (indemnización in spagnolo). È importante non confondere questa voce con la liquidazione (finiquito) di cui ho parlato in precedenza, poiché mentre quest’ultima viene corrisposta sempre, l’indennizzo ti verrà pagato solo nel caos di un licenziamento “imprecedente” o “objetivo“.

La quantità che verrà abbonata nell’indennizzo dipende da tre fattori: il tuo stipendio, l’anzianità sviluppata sul posto di lavoro e il tipo di licenziamento. I contratti temporanei prevedono il pagamento di un indennizzo solo nel caso in cui si riesca a dimostrare che non si è conclusa la durata del contratto, sebbene in questo caso non si possa parlare strettamente di licenziamento. In questi casi verrà corrisposto al lavoratore un indennizzo compreso tra gli 8 e i 12 giorni per anno lavorato. Se il licenziamento è di tipo “objetivo” il numero di giorni che verranno corrisposti al lavorato re sarà di 20 per anno lavorato, con un massimo di 12 mensilità. Nel caso infine di un licenziamento in tronco (improcedente) verranno pagati al lavoratore 33 giorni per anno lavorato (con un massimo di 24 mensilità) nel caso in cui tu sia stato assunto dopo il 12 febbraio 2012, o 45 giorni per anno lavorato (con un massimo di 45 mensilità) nel caso in cui sia stato assunto prima di questa data.

Carte in regola: gli aspetti burocratici

I tre concetti indicati fino a qui sono il nucleo principale che bisogna tenere in conto nel caso di un licenziamento, tuttavia per realizzare l’iter burocratico necessario è importante anche tenere a mente i successivi documenti:

  • Certificado de empresa (certificato d’azienda). Questo è il documento con il quale si informa al Servizio Pubblico Statale d’Impiego (SEPE o “servicio público de empreo estatal” in spagnolo) che sei stato licenziato e la causa del licenziamento. Normalmente l’azienda non ti consegnerà questo certificato, per questo è di tuo sommo interesse assicurarti che il SEPE l’abbia ricevuto e nel caso non lo avesse ricevuto, reclamarlo tu stesso ai tuoi ex datori di lavoro. Senza questo documento non sarà possibile ricevere il sussidio di disoccupazione (paro).
  • Demanda de conciliación. Se non sei d’accordo con le cause che hanno portato al tuo licenziamento puoi presentare un reclamo in un tempo massimo di 20 giorni dalla data dell’interruzione della prestazione lavorativa. Nel caso in cui volessi percorrere questa strada il mio consiglio è quello di cercare il supporto di un consulente professionale che possa accompagnarti nel iter burocratico che dovrai intraprendere.
  • Sussidio di disoccupazione (paro o prestación de desempleo in spagnolo). La prima cosa da fare è iscriversi al INEM come richiedente di lavoro, una volta presentata questa richiesta potrai fare domanda per il sussidio, dentro i limitio di 15 giorni utili dall’ultimo giorno in cui hai lavorato (è la data indicata dalla lettera di licenziamento, che come ti dicevo è molto importante).




Questi sono gli aspetti più importante da tener in conto quanto si viene licenziati in Spagna. Mi raccomando, controllare sempre date e importi, segnare sempre la casella “no conforme” e in caso di dubbio rivolgersi a un consulente che possa aiutarti a ottenere quello che ti spetta dopo un licenziamento senza preavviso o giusta causa.

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