2011 nel segno della ripresa per le aziende spagnole

Secondo uno studio del International Business Report il 2011 segnerà per le aziende spagnole una ripresa in termine di fatturazione, profitti, esportazioni e investimenti, sebbene questi dati potrebbero non riflettersi in un aumento dei posti di lavori, poiché solamente il 18% delle aziende ritengono che quest’anno aumenteranno il proprio organico.

Sebbene questi dati non riportino ai livelli di occupazione precedenti alla crisi economica, possono comunque essere letti come incoraggianti segnali di ripresa dell’economia spagnola e dell’occupazione.

Economia spagnola in ripresa

Economia spagnola in ripresa. È quanto afferma oggi in un articolo il quotidiano El Pais, indicando come questo ultimo trimestre sia il primo nel quale si ha registrato un bilancio positivo in comparazione con lo stesso periodo dell’anno precedente, dopo sette tremestri consecutivi di bilanci in rosso.

È probabilmente presto per gridare alla fine della crisi, ma si tratta comunque di un segnale positivo che da indicazioni sulla ripresa economica spagnola, dopo quasi due anni di bilanci in rosso. Dopo i primi segnali di ripresa nell’occupazione registrati in Catalunya e le previsioni positive per il 2011 del Ministro del Lavoro, ecco finalmente un altro segnale incoraggiante nel quadro della ripresa economica della Spagna.

Occupazione in ripresa in Catalunya

Secondo i dati pubblicati dalla stampa spagnola, il passato mese di luglio ha fatto registrare un recupero record dell’occupazione (o comunque un calo della disoccupazione, poiché i numeri di questo parlano) nella regione della Catalunya, con un decremento di disoccupati pari a 15070 unità, corrispondente a un calo del 2,72% rispetto al mese anteriore.

Si tratta del quarto mese consecutivo nel quale i dati relativi alla disoccupazione stanno calando e in assuluto del miglior dato dal luglio del 1998. Sicuramente la stagione turistica ha avuto un impatto positivo su queste statistiche, permettendo a molte persone di trovare un lavoro, acnhe se magari solo a carattere stagionale. In generale comunque il numero di contratti stipulati nel mese di luglio è in forte crescita rispetto al mese precedente, con l’incremento maggiore ancora una vota fatto registrare proprio in Catalunya con un aumento pari al 19,51%.

I segnali sono dunque decisamente positivi, anche se certamente è ancora presto per parlare di fine della crisi o di ripresa economica. Quel che è certo è che alcune regioni economiche particolarmente forti, come appunto la Catalunya con il suo motore trainante nella capitale Barcellona, resistono in maniera decisa alla crisi generalizzata e sembrano confermarsi come oasi nelle quali, per chi ha professionalità da offrire al mercato, ci sia la possibilità di trovare buone possibilità di lavoro.

Prove di sciopero generale in Spagna

Ieri, 8 giugno 2010, Madrid e Barcellona sono state attraversate da due imponenti cortei organizzati da sindacati, in protesta contro i tagli agli stipendi dei funzionari pubblici. UGT (Unión General de Trabajadores, l’Unione Generale dei lavoratori) e CC OO (Confederazione Sindacale delle Commissioni Operaie) si sono date appuntamento per quella che per molti è stata la prova per uno sciopero generale di protesta contro la situazione economica spagnola attuale e i tagli operati dal governo Zapatero, sempre più impopolare.

Tutto fermo comunque fino al 16 giugno, data in cui il governo dovrà approvare un nuovo decreto che, se verrà ritenuto lesivo degli interessi dei lavoratori, potrebbe dare il via a manifestazioni ancora più imponenti e generalizzate.

Ecco un link con le immagini dello sciopero di ieri.

Zapatero approverà la riforma lavorativa il 16 giugno

Il governo Zapatero approverà il prossimo 16 di giugno la riforma lavorativa proposta nel Consiglio dei Ministri. La scelta della data non è casuale, ma bensì dovuta alle esigenze di presentarsi al Consiglio Europeo che si terrà il giorno successivo a Bruxelles, alla chiusura della presidenza di turno da parte della Spagna, con un progetto pronto.

Zapatero ha affermato che “la riforma è necessaria per aiutare a creare nuovi posti di lavoro” e che avrà effetti su “aspetti essenziali del mercato del lavoro“. Vista la crisi del mercato del lavoro che ha subito la Spagna recentemente si aspetta con interesse questa manovra che potrebbe ricreare condizioni favorevoli in un mercato che sta patendo una delle peggiori crisi degli ultimi anni.